Il Genoa e l’impronta della nuova società

 Genoa CFC

Il Genoa dopo la prima metà del campionato si trova nelle ultime posizioni della classifica di Serie A, avendo ottenuto solo una vittoria durante tutto il girone d’andata. Il 15 novembre c’è stato uno storico cambio di società, che ha portato Enrico Preziosi a cedere il suo giocattolo al gruppo 777 Partners. Dopo il passaggio di proprietà la nuova dirigenza vuole cambiare rotta per rimediare a un inizio campionato problematico e alla scomoda posizione di classifica.

La nuova proprietà inizia fin da subito cambiando allenatore, direttore sportivo e dando aria a tutto l’ambiente. Infatti l’apparenza è di una società che ha un progetto serio e duraturo, senza affidarsi ai soliti veterani del campionato e affidandosi a giovani promettenti, come confermano le scelte di Shevchenko, Spors e, dopo l’esonero di Shevchenko, Blessin.

L’arrivo del mercato di riparazione di Gennaio comporta la possibilità di una svolta per poter rinforzare una rosa debole e con molte lacune. La dirigenza si affida completamente al nuovo direttore sportivo Spors, che confermando la volontà di puntare su giocatori giovani ma che hanno già una discreta esperienza, inizia con la scelta di Blessin come allenatore dopo l’esonero di Shevchenko.

La squadra presenta dei problemi a segnare come testimoniano i soli soli 19 gol in 19 partite, nonostante i 7 gol di Mattia Destro, perciò bisogna intervenire sull’attacco. A questo proposito sono arrivatio Yeboah dallo Sturm Graz, Piccoli in prestito dall’Atalanta e Gudmundsson dall’AZ Alkmaar. Yeboah è un attaccante molto veloce e con un grande stacco di testa, per questo può giocare sia esterno d’attacco che punta, inoltre è da parecchio nel giro delle nazionali italiane minori ed è reduce da 11 gol in 16 partite nel campionato svizzero, negli ultimi 6 mesi, e da 3 partite e 1 gol in Europa League. Piccoli è il prototipo di una punta tecnica capace di giocare e dialogare con la propria squadra, arriva però da 6 mesi nei quali ha trovato poco spazio e facendo sempre da riserva, riuscendo a segnare soltanto un gol in 12 partite. Gudmundsson invece può giocare sia esterno d’attacco che punta centrale, anche lui vanta presenze in competizioni europee oltre che 19 presenze e 4 gol in campionato, partendo però spesso dalla panchina.

Inoltre sono arrivati per rinforzare il centrocampo Amiri e Frendrup, il primo dal Bayer Leverkusen, dopo più di 200 presenze in Bundesliga e più di 20 gol, un centrocampista tecnico con un grande talento che vanta presenze in Champions e Europa League. Frendrup invece arriva dal Brondy, squadra danese, ed è un centrocampista che può giocare con ruoli sia difensivi che offensivi, ha un talento fuori dal comune e anche una grande professionalità. Per rinforzare la difesa sono arrivati Ostigard, Calafiori, Hefti e Czyborra. Ostigard arriva dal Brentford in prestito ed è un difensore roccioso e aggressivo, Calafiori arriva in prestito dalla Roma ed è un terzino ordinato e molto promettente, Hefti arriva dallo Young Boys con esperienze in Champions League e molte partite nella sua carriera, inoltre, spesso segna anche qualche gol e fornisce assist e pure lui è molto ordinato e roccioso. L’ultimo difensore arrivato è Czyborra che è stato richiamato dal prestito all’Arminia Bielefeld un terzino difensivo e con molta resistenza.

I giocatori sono tutti molto giovani, chi più e chi meno, e potrebbero pagare l’inesperienza o la foga caratteristica dei giovani ma in futuro certamente ripagheranno la scelta di Spors. Un tributo da rispettare però è quella dell’ambientamento dei giocatori nel campionato e nella squadra, arrivando la maggior parte da campionati esteri e in alcuni casi anche meno blasonati di quello italiano.

La rosa è stata rinforzata con molti giocatori promettenti e un grande sacrificio economico da parte della società e aggiungendo i giocatori già presenti si si può osservare una rosa con le capacità per finire la stagione mantenendo la categoria, ma solo il tempo ce lo saprà dire.