Il colore del mondo

  Il colore del mondo si può afferrare solo se si riesce a instaurare un’ intima complicità tra quello che siamo e ciò che vogliamo ottenere. Siamo perseguitati dai demoni che ci creiamo e quindi il nero prevale nelle nostre vite dal momento in cui ci auto infliggiamo la pena di vivere morendo in una spasmodica corsa contro il tempo.

Avviliti da obiettivi irraggiungibili e pesanti rinunce pensiamo solo a ciò che potremmo ottenere agendo, ma i pensieri non si concretizzano mai se corpo e spirito non si legano dando origine ad una persona formata. 

Formata per poter concretizzare i suoi pensieri e nutrire i suoi demoni sino al punto che paure e convinzioni lasciano il posto a grandi domande che non potranno mai essere colmate, se non con l’infinita ineffabilità del silenzio, un vuoto costruttivo… Perché di un’anfora non è importante l’involucro ma il vuoto che essa riserva al suo interno, perché solo questo può essere saggiamente colmato.

 

Quale significato assumeranno i fatti nel corso di quel fenomeno vago e intangibile generalmente definito come tempo, la cui peculiarità consiste nel trattenere quanto ha accolto in sé, come un’amante folle stringe in un abbraccio mortale ciò che ha avuto la ventura di finire tra le sue braccia.

Ciò che oggi consideriamo grandioso domani sarà solo una virgola in una pagina di fatti, tutto ciò che oggi pare come una tragedia epocale domani verrà archiviata come un grande dolore da niente, e questi sono i mali peggiori e allo stesso tempo più dolci per gli uomini, perché cosa c’è di più appagante di una vittoria che deriva da sconfitte… ?

Nessuno vive il bianco del silenzio, il bianco dell’amore per il quale la vita ha un senso concreto e non è un inafferrabile concetto , la luce ci fa paura come molte volte fanno paura i colori.

Noi uomini alla fine dei conti troviamo vantaggi nell’ essere perseguitati da “demoni”, perché solo così avremo sempre una battaglia che potremo vincere.

E se il tempo magicamente li facesse scomparire?

Allora noi dovremo guardarci allo specchio e capiremo che tutto ciò che nasce è frutto dei nostri sentimenti, l’unica battaglia da vincere è quella contro noi stessi, per poter incrementare e nutrire i punti forti che ci porteranno a guardare l’orizzonte e vedere la libertà del mondo racchiusa in un microcosmo di impossibile gentilezza , una vita fatta di sussurri dove due cuori non hanno bisogno di gridare per sentirsi vicini. Basterebbe non aver paura delle delusioni perché dal momento che noi le temiamo ci rinchiudiamo in una prigione fatta di MA e SE .

Così per scappare dall’unico sentimento negativo che non può essere debellato rischiamo di diventare in prima persona la delusione di noi stessi…