QUANDO IL GELO ARRIVA FINO AI PORTAFOGLI: PREZZI RADDOPPIATI E MERCI ESAURITE

Ammonta al 200% [Stime gennaio 2017] il rincaro medio del prezzo negli ortaggi: è l’analisi di Coldiretti ad affermarlo, e la causa è tristemente nota a tutti. 

A causa dell’ondata di maltempo e gelo, la più forte degli ultimi decenni, e complice anche lo sciame sismico che non lascia tregua al centro Italia, i danni nel settore agricolo e dell’allevamento aumentano ogni giorno di più: migliaia di aziende hanno perduto i loro prodotti prossimi alla raccolta; le strade invase dalla neve rendono impossibile trasportare le merci (particolarmente grave il caso del latte, che in mancanza di strutture adeguate diventa inservibile dopo pochi giorni). 

Mentre le istituzioni fanno il possibile per arginare e provvedere ai danni di questa doppia emergenza, il mercato agroalimentare subisce una forte stangata in tutta Italia e in Europa, in particolare nella parte settentrionale (il Regno Unito, per esempio, dipende per oltre il 50% del suo consumo di frutta dai Paesi mediterranei). 

Gravissimi danni alle coltivazioni si registrano anche in Spagna, colpita duramente dalle perturbazioni; situazione simile nel Mezzogiorno, dove le consegne di ortaggi sono calate anche del 70%, come in Puglia. 

A questi fattori, quasi non bastassero, si aggiunge la speculazione che, complice la lunga filiera produttiva, fa lievitare i prezzi ulteriormente -ma le organizzazioni a difesa dei consumatori stanno già prendendo provvedimenti- 

Insomma, i prodotti più convenienti per la salute (e per il portafogli) sembrano essere quelli che fin’ora hanno sopportato meglio il freddo (come i tuberi); forti rincari invece per rape, carciofi, cicorie, cavolfiore e persino lattughe, senza contare la diminuzione media del 30% nella produzione di latte.