ALTERNATIVI CRESCONO – Aumenta nel nostro liceo il numero degli studenti che scelgono le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica

Nell’anno scolastico 2011/2012 il Liceo ‘O. Grassi’ ha avviato ufficialmente le attività alternative all’IRC (insegnamento religione cattolica).

Lo scorso anno  abbiamo effettuato un’indagine sui dati che riguardavano la nostra scuola: su 939 iscritti, per un totale di 41 classi, si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica 655 studenti.  284 studenti, invece, hanno fatto una scelta alternativa ; di questi 284 la maggior parte, per l’esattezza 177 ragazzi, ha preferito l’uscita dalla scuola; 64 hanno optato per un’attività di studio individuale da svolgersi a scuola senza la presenza di alcun docente; in 20 hanno approfittato dell’opportunità offerta dalla legge n°121 del 25/03/1985 (“Accordi di revisione del Concordato Lateranense fra Italia e S. Sede del 11/02/1929”) per svolgere attività di studio assistito con la presenza di un docente; infine 23 studenti hanno effettuato forse la scelta più impegnativa, vale a dire le attività didattiche formative con la presenza di un docente, effettuando una serie di percorsi di studio e approfondimento su tematiche di carattere sociale e culturale del nostro territorio e del nostro paese o collaborando con il “Farò del mio peggio”.

Per il 2013/2014 non abbiamo ancora elaborato i dati complessivi, ma gli “alternativi” dovrebbero avvicinarsi a quota 300:  ben 55 studenti hanno scelto attività didattiche o studio assistito (erano 43 nel 2012/13). Una crescita significativa anche per l’uscita di scena della famosa 5H, la classe in cui nessuno si avvaleva dell’IRC. Anche quest’anno molti “alternativi” hanno aderito alla redazione del giornale d’istituto in qualità di opinionisti, sotto la supervisione dei proff D’Amico e Ivaldi o curando interessanti rubriche scientifiche  con i proff Ravera, Vegni, La Spesa e Calzona; altri hanno scelto le effervescenti onde di Radio Jeans coordinati dalla prof. ssa Romano.

Vogliamo ricordare che la legge è stata finalmente applicata anche grazie all’impegno di quei docenti che si sono dichiarati disponibili ad effettuare un’ulteriore ora di lezione in nome della libertà di scelta, dei principi costituzionali, della legalità.