HURLING E CALCIO GAELICO: PILASTRI SPORTIVI IRLANDESI

Fin dall’inizio della mia permanenza in Irlanda, ho notato quanto lo sport avesse un ruolo fondamentale nella cultura dell’isola verde. Nonostante la popolarità del rugby, apprezzato in tutto il mondo, ci sono attività sportive tipicamente irlandesi che godono ancora più fama: l’hurling ed il calcio gaelico. Tutti coloro che praticano questi sport tradizionali sono riuniti nella GAA (Gaelic Athletic Association), creata nel 1884 con l’intenzione di promuovere giochi e attività celtiche, parte integrante della cultura Irlandese, con l’obiettivo di renderli accessibili a tutti, uomini e donne, ricchi e poveri. Questa associazione possiede sezioni in tutto il mondo, ovunque si trovino comunità irlandesi.

L’Hurling è uno dei giochi più antichi del mondo. Miti e leggende raccontano di questo sport come di una forma di arte marziale e interpretano l’abilità dei giocatori in campo come un vantaggio in battaglia. Un racconto descrive la partita svoltasi in una pianura lunga circa 200-300 metri con l’unica regola di far passare la palla attraverso la porta della squadra avversaria. Il gioco era talmente pericoloso che il sistema giuridico celtico prevedeva un risarcimento per incidenti, lesioni o addirittura morte a seguito di una partita di Hurling. Nel XII secolo il gioco è stato bandito dopo l’occupazione dei Normanni, ma è sopravvissuto e persino fiorito fino ad arrivare agli inizi del XIX secolo, preservandosi grazie alla popolazione nobile che ha continuato a praticarlo. Con la creazione della GAA si è vista l’introduzione di un insieme formale di regole che hanno evoluto l’antico sport in quello che viene praticato attualmente, il quale merita il titolo di “gioco con la palla più veloce al mondo”( basti pensare che un buon colpo può raggiungere la velocità di 150 Km/h ed una distanza di 80 metri). Ogni squadra è composta da quindici giocatori provvisti di una mazza di legno di frassino chiamata hurley (o camàn in gaelico) e con una palla di cuoio, la sliotar, che deve entrare nelle porte – a forma di “H” (tipiche del rugby) ma con una rete sotto la traversa (come nel calcio) – situate all’estremità del campo: se la palla passa sopra la traversa viene assegnato un punto, se sotto tre. La variante femminile dell’hurling è chiamata camogie.

L’altro sport tipicamente irlandese è il calcio gaelico (in inglese, Gaelic Football). Il primo riferimento a questo tipo di gioco risale al 1308, nelle cronache dublinesi relative a una rissa alla fine di un match. Dunque è probabilmente uno sport molto antico, preesistente a quella data. Venne, tuttavia, regolamentato per la prima volta nel 1887, dopo essere entrato a far parte degli sport della GAA. Il football gaelico viene giocato con una palla in cuoio simile a quella da calcio ma un po’ più pesante. Il pallone può essere toccato con mani e piedi e non esiste il fuori gioco. Per il resto il calcio gaelico è molto simile all’hurling: ogni squadra è composta da quindici giocatori, si gioca sul medesimo campo e i punti vengono assegnati nello stesso modo (se il pallone viene lanciato al di sotto della traversa si ottengono tre punti, se al di sopra viene assegnato un punto). Una particolarità straordinaria del calcio gaelico è l’organizzazione dei campionati, questo perché non vi è il mercato dei giocatori: possono prendere parte alla squadra soltanto coloro che appartengono a una determinata contea e ciò rende questo gioco prettamente locale. Tutti i giocatori, inoltre, sono dilettanti, anche i più bravi e tutte le spese vengono rimborsate dalla GAA. Come per l’hurling, le finali dei campionati vengono svolte nello stadio di Croke Park a Dublino, il quale si riempie di circa 82.000 tifosi. Inutile dire che è un evento importantissimo e che, nel caso di vittoria della propria contea, le città pullulano di festeggiamenti e decorazioni nei colori della propria squadra.

Queste sono le caratteristiche principali degli sport più praticati e seguiti in Irlanda, che portano con sé storia e tradizioni e continuano ad unire ogni giorno gli abitanti dell’isola color smeraldo.