Incendi Dolosi

E’ drammatica la situazione globale a causa dei tanti incendi che si stanno propagando nelle foreste. Ultimamente sentiamo molto parlare degli incendi in Amazzonia, ma purtroppo li possiamo trovare in molti stati del mondo.

In Indonesia, per esempio, è in corso una crisi senza precedenti a causa dei roghi che bruciano i boschi per fare spazio alle coltivazioni di palma da olio rendendo l’aria irrespirabile da mesi. Sei province hanno dichiarato lo stato di emergenza riscontrando più di 5oo mila casi con problemi di salute dovuti ai gas prodotti dal fuoco.

Gli incendi in Indonesia sono stati sostenuti anche dal clima arido e dall’assenza di precipitazioni dovuti all’impatto del fenomeno “El Nino”, che ha fatto registrare al Pollutant Standard Index un livello di inquinanti superiore a 2000, quando qualsiasi cifra superiore a 300 sarebbe da considerare pericolosa per la salute.

Benché tali disastri abbiano fatto scattare stati di allerta in molte regioni facendo chiudere edifici pubblici e cancellando numerosi voli, non sono i più preoccupanti del periodo. La preoccupante novità di quest’anno è la grande quantità di roghi nelle regioni artiche: da luglio sono andati in fumo milioni di ettari boschivi appartenenti alla foresta siberiana.

In Alaska gli incendi hanno consumato oltre 9700 chilometri quadrati di tundra e di foresta invernale. Persino la Groenlandia, che per quattro quinti è coperta da ghiacci, ha visto divampare del fuoco in zone prima occupate dal permafrost (ghiaccio perenne) a soli 150 chilometri dal polo nord. Anche le distese di torba, ricchissime di combustibile e spesso lontane dagli insediamenti umani, sono molto pericolose perché basta un fulmine per creare combustioni difficili da domare.

I roghi intorno al circolo polare artico sono pericolosi soprattutto per due motivi: per prima cosa, alzando le temperature, rendono più sporadiche le nevicate e più frequenti i temporali (e i fulmini) alimentando la formazione di incendi, mentre in secondo luogo la cenere degli incendi si deposita sui ghiacciai accelerando il processo di fusione di questi ultimi.

Benché secondo gli studi della NASA la quantità di incendi non sia aumentata rispetto agli ultimi anni, forse grazie a una migliore gestione delle foreste, la loro ubicazione e la rapida propagazione rischiano di distruggere numerosi ecosistemi, costituendo un grave problema tanto che la nostra epoca è stata definita “L’era del pirocene”.

Sugli incendi abbiamo una responsabilità ancora più diretta: è l’uomo che li origina o, comunque, sono i cambiamenti climatici innescati dall’uomo che li rendono sempre più difficili da estinguere.