La dipendenza da videogiochi: che fare?

I videogiochi sono, come indica il termine stesso, giochi  al computer che, tramite altri oggetti ( joystick,tastiera ), rendono possibile il far interagire l’individuo con lo schermo. Essi, soprattutto negli ultimi anni, sono diventati parte integrante della vita dei giovani, come gli smartphone e i social. La maggior parte dei ragazzi infatti in casa ha almeno una console o un dispositivo tecnologico dove passa almeno buona parte della sua giornata. Tra i più conosciuti si può nominare: la PS4, l’Xbox 360 , la console Wii.

In qualità di giochi possiedono, a loro volta, diverse caratteristiche positive. Aumentano le capacità logiche e reattive, in base alla loro tipologia. Se si gioca in compagnia è possibile socializzare e sentirsi parte di un gruppo. Inoltre, durante l’utilizzo, è possibile anche interagire con individui di altre nazionalità, fornendo così la possibilità di imparare e conoscere culture e lingue diverse.

Ma, come hanno stabilito diversi medici e ricercatori, essi possono anche condurre , se utilizzati in modo eccessivo, a una dipendenza non differente da quella dall’alcol,fumo, droghe o altro. Quest’ultima può causare diversi inconvenienti e cambiamenti indesiderati nel comportamento e carattere dell’individuo. Alcuni esempi potrebbero essere il diventare insensibili alla realtà o non riuscendo normalmente a distinguere la vita reale da quella virtuale. Ciò, principalmente, porta all’isolamento, alla diminuzione o all’annullamento delle capacità di apprendimento e crescita intellettiva o  a compiere azioni sconsiderate per imitare i personaggi irreali.

Un altro difetto di questi dispositivi elettronici è che diversi bambini non giocano a videogames adatti alla loro età. Questo li conduce ad un aumento dell’aggressività, se si tratta di un gioco basato sulla guerra o lotta, o della criminalità. Per prevenire tutto ciò è stato creato un apposito sistema, Sistema Pegi, che indica per quale età ogni videogioco sia idoneo e la sottolinea nelle descrizioni. Però non molti ne conoscono l’esistenza o ci prestano attenzione facendo così in modo che esso venga spesso non rispettato.

Oramai i videogiochi, come ogni oggetto tecnologico, sono parte integrante della vita non solo dei giovani ma di anche gran parte degli adulti e quindi sarebbe impossibile cancellarli totalmente dalla vita quotidiana. Bisogna certamente tenere conto del pericolo della dipendenza e così facendo cercare di usarli poco e uscire di più all’aria aperta ma dobbiamo ricordare che questa grave patologia può essere prevenuta o, se già presente, sconfitta e distrutta.

Esistono infatti diversi segnali che, quando accadono, ci indicano che un individuo sta cadendo in una dipendenza dai videogiochi:

  • visione del gioco come nucleo della vita e del piacere; 
  • necessità di passare sempre più tempo sul gioco prestando poca attenzione al resto della vita quotidiana; 
  • cambi  di umore improvvisi dovuti principalmente ai giochi di guerra o che implicano violenza;
  • irritazione o addirittura depressione quando  si rimane per troppo tempo senza videogiochi;

Inoltre esistono diversi metodi per prevenire o, se si è già all’interno di una dipendenza, combatterla, studiati da medici e psicologi esperti in questo campo: 

  • trovare qualcuno che aiuti nel tenersi lontano dalle tentazioni, principalmente un familiare o una persona che vive insieme al dipendente. In modo che se egli vede che ci si stia avvicinando di nuovo ad una dipendenza possa fare un’azione drastica rimuovendo totalmente l’oggetto o gli oggetti tecnologici in un questione per un periodo di tempo specifico in base alla gravità della dipendenza;
  • negoziare le ore di gioco: fare un accordo con l’individuo o con se stessi in cui si istituisce un massimo di ore di gioco giornaliere ( due,tre );
  • cercare di comunicare con altri anche durante il gioco per non cadere in isolamento dal resto del mondo. Così facendo si fa in modo che il subconscio non venga concentrato solamente sui videogiochi ma anche sulla comunicazione e il divertimento in gruppo;
  • cercare di diminuire i giochi che presentano scene violente con giochi più rilassanti;
  • provare ad aumentare il tempo all’aria aperta e principalmente insieme a un gruppo per evitare di annoiarsi;
  • cercare nuovi Hobby che portino il cervello a concentrarsi e smettere di pesare ai videogiochi o altro di tecnologico;
  • riguardo ai bambini cercare di stare attenti all’età suggerita dal gioco prima di comprarlo;

Così facendo si ridurrà la possibilità della creazione della dipendenza e allo stesso tempo non si dovrà ricorrere, se non con un caso drastico, al totale annullamento per diverso tempo o sempre dell’utilizzo dell’oggetto che porta alla dipendenza.