Stampare moneta è un vantaggio per il cittadino?

A seguito dello shock del covid tutte le Banche Centrali hanno negli ultimi anni incrementato la quantità di
moneta attraverso operazioni che, ad esempio, la BCE ha denominato “quantitative easing”. Tale incremento
della massa monetaria ha determinato ripercussioni sull’aumento dei prezzi al consumo e sulla diminuzione
del prezzo di acquisto, ossia ha creato inflazione.
L’articolo vuole spiegare con un esempio concreto il perché – a parità di prodotti offerti – avere più soldi
disponibili fa diventare le persone più povere anziché più ricche.
Settimana 1: L’ortolano Paolo ogni sabato porta al mercato settimanale 6 kg di patate, che rappresentano il
massimo che riesce a produrre. Vende solitamente 1 kg di patate a € 1. Ha tre clienti fisse di nome Anna,
Beatrice e Claudia, che comprano ognuna 2 kg, per cui guadagna ogni settimana € 6.
Settimana 2: All’inizio della settimana Anna si fidanza con un falsario di nome Mario che stampa moneta e
le regala € 2. Per cui Anna avrà a disposizione € 4 complessivi per comprare. Il sabato Anna compra 4 kg di
patate, Beatrice ne compra 2 kg e Claudia rimane senza patate in quanto sono esaurite. L’ortolano Paolo
guadagna sempre € 6.
Settimana 3: Durante la settimana Paolo si rende conto di avere avuto richieste superiori alle sue possibilità
e, non potendo produrre una maggiore quantità di patate, decide di aumentare il prezzo delle patate
portandole da € 1 a € 1,25. Il sabato Anna con i suoi € 4 compra 3,2 kg di patate, Beatrice con i suoi € 2
compra 1,6 kg di patate ed infine Claudia compra le rimanenti 1,2 kg di patate e paga € 1,5. Quindi Paolo
guadagna € 7,5 (€ 1,5 in più rispetto alla settimana precedente) mentre le tre clienti comprano tutte meno
patate (e Claudia ha meno patate di quelle necessarie).
Si rilevano quindi due punti principali:

  • Il primo è che l’aumento del prezzo è stato provocato – a parità di offerta – dalla maggiore quantità
    di denaro in circolazione
  • Il secondo è che l’aumento della moneta disponibile ha favorito chi ne è venuto prima in possesso
    (Anna), mentre ha penalizzato tutti gli altri (Beatrice e Claudia)
    Vi è un altro effetto che si innesca, vale a dire l’aumento del prezzo anche degli altri prodotti nelle
    settimane successive.
    Settimana 4: Al mercato vi è anche il fruttivendolo Luca che vende l’uva a € 3 al kg e riesce a produrne 3 kg
    ogni settimana. Solitamente anche lui vende 1 kg di uva a tre clienti fisse: Beatrice, Claudia e Daria (la
    moglie dell’ortolano Paolo). Nelle prime tre settimane ha guadagnato 9 €. Daria ha a disposizione € 3
    (ossia il 50% di quanto guadagna suo marito Paolo con la vendita delle patate). Dato, però, che Paolo la
    settimana prima ha guadagnato € 7,5 decide di dare alla moglie € 3,75 (sempre il 50% di quanto
    guadagnato). Daria compra da Luca 1,25 kg di uva con i suoi € 3,75. Beatrice compra 1 kg di uva a € 3,
    mentre Claudia si deve accontentare dell’uva rimasta, pari a 0,75 kg, che è meno di quella che avrebbe
    acquistato
    Settimana 5: Il fruttivendolo Luca decide ad inizio settimana di aumentare il prezzo dell’uva portandolo €
    3,2 al kg. Daria compra con i suoi € 4 la quantità di 1,25 kg, Beatrice con € 3 ne compra 0,94 kg ed infine
    Claudia ne compra 0,81 kg con € 2,6. Luca guadagna complessivamente € 9,6 (rispetto a € 9 della settimana precedente).

Nella settimana 5 succede questo:

  • Anna compra 3,2 kg di patate con € 4 (prima con la stessa cifra comprava 3 kg con € 3)
  • Beatrice compra 1,6 kg di patate e 0,94 kg di uva con € 5 (prima con la stessa cifra comprava 2 kg di
    patate ed 1 kg di uva)
  • Claudia compra meno prodotto di quanto ne ha bisogno (ed è quindi insoddisfatta), ossia 1,2 kg di
    patate e 0,81 kg di uva e paga in totale € 4,1 (prima con € 5 comprava 2 kg di patate ed 1 kg di uva)
  • Daria con € 4 compra 1,25 kg di uva (prima ne comprava 1 kg con € 3)
  • L’ortolano Paolo guadagna € 1,5 in più così come il fruttivendolo Luca € 0,6 aggiuntivi
    Ne consegue che si è verificato un diffuso aumento dei prezzi che ha determinato un minore potere di
    acquisto della moneta: nel caso degli ultimi clienti anche dell’impossibilità ad accedere ai prodotti necessari in quanto sono stati acquisiti da altri.
    Scopriamo adesso chi rappresentano le varie persone:
    1) Mario, il falsario che ha immesso moneta “stimolando” l’economia, rappresenta le banche centrali
    (BCE, Fed).
    2) Anna che per prima ha beneficiato di questa extra moneta, acquistando maggior prodotto a prezzo
    vecchio, rappresenta le banche commerciali che hanno ricevuto i soldi dalle banche centrali.
    3) Beatrice, Claudia e Daria sono le persone comuni, i cittadini che subiscono solo danni e nessun
    beneficio dall’alterazione provocata da Mario.