Ci siamo dimenticati dello spazio?

Oggi quando si sente parlare di spazio, razzi o viaggi interplanetari si pensa subito alla NASA, quella che per la prima volta nella storia dell’umanità ci ha fatto mettere piede su suolo extraterrestre. Vengono in mente i tempi della guerra fredda, quando lo shuttle non era in pensione e le missioni Apollo erano quasi all’ordine del giorno. Ma, per quale motivo questi tempi sono finiti?


NASA, National Aeronautics and Space Administration, è un’organizzazione controllata e finanziata dal governo degli Stati Uniti, ciò significa che possono fare affidamento sulla potenza economica più grande del mondo e che pertanto possono aspirare a progetti colossali, che è stato ciò che li ha portati a vincere la guerra fredda.
Anche se i finanziamenti della NASA sono pressoché illimitati, essendo comunque diretta dal governo, ogni singolo progetto deve avere il benestare del presidente in carica, che però cambia ogni 4 anni. Questo comporta la riapprovazione dei progetti ogni volta, che era cosa di routine quando si doveva dimostrare all’URSS la propria superiorità tecnologica, ma recentemente la corsa per lo spazio è vista dai politici come una spesa improduttiva.
In ogni caso tutto questo significa che per tornare sulla Luna dobbiamo aspettare un’altra guerra fredda? Non necessariamente, si spera. Ultimamente si sono fatte avanti delle compagnie private che stanno cercando di diminuire il prezzo per andare nello spazio, anche tramite la competizione e, nel loro piccolo, stanno facendo enormi progressi nel tagliare i prezzi per i viaggi interspaziali.