Come si crea una dittatura: il caso di El Salvador

Nayib Bukele sfida la Costituzione: il presidente di El Salvador si candida per la rielezione nel 2024

Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha recentemente annunciato la sua intenzione di candidarsi per la rielezione nel 2024, alimentando un acceso dibattito sulla legalità e la legittimità della sua mossa. Nonostante la Costituzione salvadoregna preveda che un presidente non possa essere rieletto immediatamente dopo il termine del suo mandato di cinque anni, ma debba attendere altri dieci anni per concorrere nuovamente, Bukele si è appellato a una sentenza controversa emessa dalla Corte Suprema nel 2021.

Un paese diviso con una storia di violenza
El Salvador è una nazione di circa 6 milioni di persone situata nell’America Centrale, confinante a ovest con Guatemala e Honduras. Il paese ha una storia di dittatura militare e guerra civile che hanno portato a decenni di violenza e instabilità. Dopo la fine della guerra civile nel 1992, che ha provocato oltre 75.000 vittime in 12 anni, El Salvador ha iniziato un processo di democratizzazione e riconciliazione nazionale, sebbene permangano ancora profonde divisioni politiche e sociali. L’ex partito di guerriglia FMLN e l’ex partito di destra ARENA continuano a dominare la scena politica.

Bukele, il presidente carismatico
L’attuale presidente Nayib Bukele, un ex pubblicitario, è stato eletto nel 2019 all’età di 37 anni, diventando il presidente più giovane della storia del paese. Bukele è un leader carismatico che gode di ampio sostegno popolare, in parte grazie alla sua promessa di combattere la criminalità e la corruzione. Il suo mandato è stato segnato da accuse di autoritarismo e di svilimento delle istituzioni democratiche in favore del consolidamento del suo potere. Bukele governa in modo populista, spesso utilizzando i social media per attaccare i suoi oppositori politici e promettere riforme.

Un controllo sempre più stretto sul potere
Le preoccupazioni riguardo alla gestione del potere da parte di Bukele non si limitano alla sua candidatura per la rielezione. Il presidente controlla sia il Parlamento che la Corte Suprema, e nel maggio 2021 ha destituito alcuni magistrati e il procuratore generale della Corte Suprema, sostituendoli con persone a lui vicine. Questa mossa ha suscitato accuse di autoritarismo e favoritismo, con alcuni oppositori che lo hanno addirittura definito un dittatore. I suoi detrattori lo accusano di alimentare la polarizzazione in un paese già fortemente diviso, di minare le istituzioni democratiche e di concentrare il potere nelle mani dell’esecutivo.

Problemi di povertà, criminalità e corruzione
El Salvador, un paese con una popolazione di circa 6,4 milioni di abitanti e con il 32% della popolazione che vive al di sotto della linea di povertà, è anche afflitto da problemi di sicurezza e criminalità organizzata. I gruppi criminali, come la famigerata Mara Salvatrucha o MS-13, che coinvolgono circa il 9% della popolazione, esercitano un forte controllo sul paese e sulle attività commerciali, imponendo il pagamento di pizzo. Secondo alcune stime, il crimine organizzato genera profitti annuali di oltre 3 miliardi di dollari, pari a circa il 16% del PIL del Salvador.

Bukele ha promesso di combattere le gang criminali con “mano dura”, aumentando il numero di forze di polizia e militari nelle strade, il che ha sollevato preoccupazioni per i diritti umani. Ha anche intrapreso politiche repressive come l’isolamento di leader delle gang nelle carceri. Sebbene queste misure abbiano portato a una riduzione degli omicidi, permangono dubbi sulla loro efficacia e legalità a lungo termine.

Le cruciali elezioni del 2024
Le elezioni del 2024 saranno un momento cruciale per la nazione centroamericana, poiché verranno eletti anche l’Assemblea Legislativa e 262 consigli comunali. Nonostante El Salvador abbia pacificato le tensioni politiche a partire dagli anni ’80, quando era stato sconvolto dalla violenza politica e dalla nascita di gruppi di guerriglieri, ancora oggi non è stata superata la contrapposizione tra i partiti di destra e di sinistra.

Bukele, ex membro del partito di sinistra FMLN espulso dal partito, ha vinto le elezioni del 2019 presentandosi come candidato indipendente appoggiato dal partito Gana. Tuttavia, ha suscitato scalpore nel febbraio 2020 circondando il parlamento con l’esercito per spingere l’approvazione di un prestito ottenuto dal fondo monetario internazionale. Questo episodio ha alimentato i timori che Bukele possa fare affidamento sull’esercito per rafforzare la sua agenda politica.

Il deterioramento delle relazioni con gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti, che in passato erano alleati di El Salvador, ora criticano duramente Bukele per la sua gestione del potere e le sue azioni contro la separazione dei poteri e la democrazia. L’amministrazione statunitense ha espresso preoccupazione per il deterioramento delle istituzioni democratiche del paese e la crescente concentrazione di potere nelle mani del presidente. Gli Stati Uniti hanno stanziato miliardi di dollari in aiuti per lo sviluppo in El Salvador, e la loro posizione critica su Bukele potrebbe avere conseguenze per questi finanziamenti.

Conclusioni: il futuro incerto di El Salvador
La situazione politica di El Salvador rimane incerta, con molte sfide da affrontare per garantire la stabilità e il benessere della popolazione. La candidatura di Nayib Bukele per la rielezione nel 2024 solleva interrogativi sulla legalità e la legittimità della sua mossa, e sugli effetti che questa potrebbe avere sulla democrazia salvadoregna. Mentre il paese cerca di affrontare i problemi di povertà, criminalità e divisioni politiche, sarà fondamentale trovare un equilibrio tra le ambizioni del presidente e il rispetto delle istituzioni democratiche e dei principi giuridici.

Il futuro di El Salvador dipenderà dalla capacità di Bukele di governare in modo inclusivo e dalla volontà dell’opposizione di impegnarsi in modo costruttivo senza alimentare ulteriori tensioni. Le elezioni del 2024 rappresenteranno un importante banco di prova per valutare la salute della democrazia salvadoregna. Se Bukele dovesse essere rieletto in modo trasparente, dovrà dimostrare di essere in grado di governare in modo più rispettoso delle istituzioni democratiche e meno polarizzante. In caso contrario, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.