Estremismo e libertà a confronto.

 

Il grande studioso Norberto Bobbio, in “L’Età dei Diritti” sostiene che: “Quando si parla di tolleranza nel suo significato storico prevalente, ci si riferisce al problema delle convivenze, prima religiose e poi anche politiche diverse. Oggi il concetto di tolleranza viene esteso al problema delle minoranze etniche, linguistiche, razziali, in genere di coloro che si chiamano <<i diversi>>, come ad esempio gli omosessuali, i pazzi e gli handicappati. […] 1. La tolleranza di credenze o opinioni diverse implica un discorso sulla verità e compatibilità teorica o pratica di verità anche contrapposte; 2.altro è il problema di colui che è diverso per ragioni fisiche sociali, un problema questo che mette in primo piano il tema del pregiudizio e della conseguente discriminazione…”. Bobbio individua pertanto due forme di intolleranza:

 La prima deriva dalla convinzione di possedere la verità. La seconda deriva da un pregiudizio inteso come un’opinione o più, che vengono accolte acriticamente, passivamente dalla tradizione, dal costume oppure da una autorità, le cui regole si accettano senza discuterle.

Questi principi generali enunciati da Bobbio sono applicabili alle varie tipologie di fondamentalismo e di integralismo religioso o ideologico nonché ad ogni forma di dittatura, razzismo, discriminazione, perché in tutti questi casi di estremismo religioso, ideologico, politico o sociale, c’è la tendenza comune a reprimere la democrazia intesa come libertà di esprimere un’opinione diversa, reprimendo le masse nell’ignoranza, nella convinzione di perseguire la verità o nella paura di subire un male ingiusto nell’espressione di un dissenso.

Analogamente Karl Marx, pur ritenendo Gesù il primo vero socialista considerava la religione l’oppio dei popoli. Ogni idea, religione, pensiero politico, evento storico dovrebbero essere analizzati sempre con senso critico, senza conformarsi alla massa, anche perché ogni argomento ha i suoi pro e contro e ogni discussione implica conseguenze.

Accomuna tutte le religioni, siano esse cristiane, ebraiche e musulmane, l’idea che i loro principi discendono dalla volontà di Dio, pertanto si prestano ad essere accettate in modo acritico come nel caso degli integralismi e spesso per contrastare il decadimento della fede delle masse nascono ideologie fondamentaliste che cercano di superare il lassismo con il rigore.

Queste linee di pensiero portano spesso ad eccessi cui non resta che sottomettersi o ribellarsi. Ciò ha dato luogo a grandi rivolgimenti storici. Ad esempio la donna, dapprima sottomessa all’uomo, ha conquistato nel corso dei secoli pari diritti ed opportunità. Le grandi scoperte scientifiche, che nel caso di Galileo e di Ipazia sono state rallentate dalle forti opposizioni ecclesiastiche, oggi sono alla base del progresso e i diritti dell’uomo sono stati universalmente riconosciuti dopo grandi lotte, guerre e rivoluzioni, anche se in alcuni paesi la repressione e la paura permangono.