Il riscaldamento globale non è un complotto scientifico, ma è reale.

 

Oggigiorno spesso si fa l’errore di sottovalutare tale grave problema, che ha già influenzato il clima, con effetti devastanti per l’uomo stesso, la flora e la fauna: aumento degli incendi,  scioglimento dei ghiacciai,  alluvioni,  maremoti, terremoti,  eruzioni  ne sono gli effetti sempre più frequenti.

Fenomeni per cui gli scienziati del CNR (Centro Nazionale di Ricerca) non riescono a trovare una soluzione né in termini di previsione né di prevenzione.All’uomo dai tempi dell’antico testamento ad oggi, in caso di calamità naturale, non rimane altro che rimettersi alla provvidenza come Renzo e Lucia nei Promessi Sposi.

La rivoluzione industriale, diffondendo il progresso tecnologico, ha migliorato la vita delle persone fornendo servizi come riscaldamento, energia elettrica ed elettrodomestici nelle case, mezzi di trasporto terrestri, aerei e navali e lavoro per grandi masse operaie. Come le medicine hanno effetti collaterali, così il progresso ha portato inquinamento e riscaldamento globale. Infatti nelle grandi città si sono adottati metodi di controllo della quantità delle polveri sottili, riducendo la circolazione di veicoli, i gradi di riscaldamento consentiti e razionando l’acqua potabile.

Molti purtroppo ignorano o sottovalutano lo scioglimento dei ghiacciai, considerando il Polo un luogo inabitabile, inospitale e di scarso interesse, ma il reale problema dello scioglimento dei ghiacci è il movimento di masse di acqua e la desertificazione oltre alla diminuzione dell’acqua potabile disponibile e la riduzione di ossigeno, vitali per ogni essere vivente. Così si è deciso di chiudere le fabbriche inquinanti di differenziare i rifiuti, di limitare la circolazione e la commercializzazione di veicoli pericolosi per la salute, ma tali decisioni, se non associate allo sviluppo e produzione di energia rinnovabile, di infrastrutture, di mezzi di comunicazione e di riscaldamento alternativi, porterà regresso storico, disoccupazione e danni all’economia.

Come sempre le scelte politiche ed economiche dei governanti incideranno sul destino dell’uomo e occorrerà lungimiranza e attenzione per i nuovi studi degli scienziati, che ad esempio stanno sperimentando tecniche di estrazione dell’acqua dall’aria anche nelle zone desertiche, mediante la condensazione.

Confidiamo tutti in un coordinamento tra scienza e politica, anche perché si prevedono effetti devastanti per il 2100, epoca in cui pochi di noi saranno ancora vivi ed è in grado di verificarli, ma è nostro dovere morale preservare il futuro dei nostri posteri.