Google Home o Amazon Echo? Scegli il tuo assistente personale!

In cima a tutte le liste dei regali di Natale ci sono i nuovi speaker di due grandi famiglie: Google Home e Amazon Echo.

Non sono semplici altoparlanti ma una sorta di maggiordomi digitali capaci di fornirci qualunque informazione reperibile sul web: trasmettere musica, farci da sveglia e interfacciarsi con alcune applicazioni di domotica come le luci e le videocamere.

Google Home (con processore Assistant) è in vendita anche in versione mini, mentre Amazon Echo (con processore Alexa) ha molte varianti; Echo Plus con cassa audio più potente, Echo Dot (ovvero mini), Echo Spot (mini con un display). La differenza risiede nelle dimensioni e nella potenza dell’amplificatore della cassa. Le versioni mini o dot hanno una qualità di audio piuttosto bassa e sono adatti ad essere sistemati su un comodino per percepire da vicino i comandi vocali.

Quali sono le loro funzionalità’?
Questi speaker hanno funzionalità molto simili, anzi, addirittura uguali. Si differenziano soltanto per il browser di ricerca. Infatti, Google Home utilizza tutte le sue app, compreso il motore di ricerca Google. Inoltre consente l’accesso a diverse piattaforme di intrattenimento come Spotify, Youtube, Netflix, Google Play Music Free e Premium e Google Photo. Si interfaccia anche con sistemi di domotica come le videocamere tplink per il controllo a distanza e l’impianto di illuminazione Hue della Philips.
Invece il suo rivale, Amazon Echo, effettua le sue ricerche solo su Wikipedia o Bing e supporta tutte le piattaforme collegate ad Amazon: Prime, Kindle, Prime Video, Fire stick TV e Amazon Music. Inoltre Spotify, ma solo nella versione premium, Apple Music e per la domotica Hue della Philips e tplink.
Entrambi gli speaker hanno delle funzionalità “di base”:
•    Si possono impostare una o più sveglie
•    Si può programmare un timer (es. Ricordami di accendere il forno tra 10 minuti)
•    Forniscono informazioni quotidiane sulle news e sul meteo
•    Possono trasmettere i risultati delle partite
•    Si può ordinare al dispositivo di accendere il riscaldamento (solo con specifici apparecchi)
•    Gestiscono la lista della spesa
•    Risolvono operazioni matematiche
•    Rispondono a domande come date di nascita, età, geografia ecc.
•    Gestiscono l’impianto luci
•    Permettono di ascoltare musica

Ma qual’è il migliore?
Nessuno dei due è migliore dell’altro ma dipende dalle esigenze d’uso. Infatti, Google Home è consigliato per chi usufruisce quotidianamente dei servizi Google, per chi vuole utilizzare lo smart speaker per la ricerca di informazioni e facilitarsi la vita di tutti i giorni (calcolo percorso, traffico ecc.). E’ l’ideale per chi desidera una conversazione più naturale e alle volte più efficiente.
Amazon Echo invece è consigliato per l’utilizzo della domotica, in particolare il controllo di luci ed elettrodomestici, a chi vuole utilizzare lo speaker per lo shopping online o anche a chi è abbonato ai servizi Amazon (Prime, Kindle, Prime Video, Fire stick TV o Amazon Music).

Curiosità su Google Home
In vista di Natale hanno aggiunto alcune funzionalità per far divertire i più piccoli. Infatti, pronunciando le parole “Hey Google call Santa” si potranno fare due chiacchiere con il famoso uomo barbuto vestito di rosso che rappresenta il nostro Natale, oppure si può chiedere al dispositivo di raccontare una storia a tema natalizio. Ma non è finita! Infatti lo speaker potrà realizzare una “gift list” e si potrà aggiungere un regalo per la mamma con il semplice comando “Hey Google, add ‘Kindle for mom’ to my gift list”. Un’ultima funzione che hanno implementato è la possibilità, per chi possiede un dispositivo con Assistant e un display, di fare un karaoke con il testo che appare sullo schermo, tutto questo deve essere, però, supportato da Google Play Music.

Valentina D’Acquisto