LEGGE 68/2015

Sulla Gazzetta Ufficiale n.122 del 28 maggio scorso è stata pubblicata la Legge n. 68 del 22 maggio 2015, in vigore dal 29 maggio. Questo provvedimento è meglio noto come “Legge contro gli ecoreati” ed è importante perché inserisce nel codice penale un nuovo titolo, dedicato ai delitti contro l’ambiente, introduce all’interno di tale titolo i delitti di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, stabilisce che le pene previste possano essere diminuite per coloro che collaborano con le autorità, obbliga il condannato al recupero e – ove possibile – al ripristino dello stato dei luoghi e prevede i doppio dei termini di prescrizione del reato.

Entrando nello specifico tale provvedimento si compone di tre articoli, di cui il più importante è il primo che, al comma 1, introduce nel secondo libro del codice penale, il Titolo VI-bis, “Dei delitti contro l’ambiente”, composto da quattordici nuovi articoli. Con questo titolo vengono ad essere tipizzati nuovi delitti, come: il delitto di inquinamento ambientale, punito con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10.000 a 100.000 euro, il delitto di traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, punito con la reclusione da 2 a 6 anni e con una multa da 10.000 a 50.000 euro.

L’iniziativa dell’approvazione della legge che ho illustrato brevemente è lodevole ma è applicabile solo ai reati commessi dalla sua entrata in vigore. Non è una precisazione da poco perché ci possono essere delle discariche abusive scoperte solo dopo il 29 maggio 2015 ma alle quali la legge 68/2015 non potrà essere applicata.  Come il caso della discarica sotterranea più grande d’Europa a Caserta, per scoprirla la Guardia Forestale ha scavato per tre giorni in quella che possiamo chiamare un enorme bomba ecologica.