Lo sport e i suoi valori durante la pandemia

La Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, indetta per il 6 aprile dalle Nazioni Unite, è caduta quest’anno nel pieno della pandemia da Corona Virus. La ricorrenza proclamata nel 2013 dall’Assemblea Nazionale dell’ONU, nel giorno in cui, nel 1896, ad Atene nascevano i primi Giochi Olimpici dell’era moderna, assume un particolare significato in questo 2020 che ha visto lo stop dello sport mondiale e lo storico rinvio al 2021 delle Olimpiadi di Tokyo.

“Lo sport abbatte barriere mentali, culturali e generazionali. Avvicina persone, paesi, popoli e rende liberi. Lo sport ha l’incredibile potere di creare speranze dove c’è disperazione” disse Nelson Mandela nel 2000 nel corso del toccante discorso inaugurale dei Laureus World Sports Awards. Queste parole ben delineano i valori della sport: resistenza, spirito di squadra, coraggio, impegno e disciplina, che ci aiutano ad affrontare l’attuale pandemia da Covid-19.

La chiusura di palestre, palazzetti, impianti sportivi, piscine pubbliche e campi da gioco, impedisce di partecipare attivamente ad attività sportive individuali o di gruppo e di guardare eventi sportivi dal vivo. Ma ciò non significa che dovremmo smettere di praticare attività fisica, o disconnetterci da allenatori, compagni di squadra, istruttori, che non solo ci aiutano a rimanere fisicamente in forma, ma anche socialmente attivi.

Una volta superato lo sconforto iniziale, tuttavia, sono stati proprio gli atleti a far sentire la propria voce, ponendo l’accento sullo spirito di adattamento e il senso di disciplina, rispettando sempre le regole e anteponendo la salute altrui agli allenamenti, che sono stati rimodulati in una dimensione domestica.

Al tempo del distanziamento sociale, sono gli atleti e le Federazioni a invitare tifosi e appassionati a trascorrere queste giornate di isolamento, rimanendo in forma e offrendo opportunità di svago. Anche il Comitato Olimpico Internazionale, ribadisce che “lo sport è essenziale per mantenersi in forma e in buona salute, in questo momento di incertezza”. L’attività fisica, infatti, migliora anche la salute mentale, aiutando ad abbattere i pensieri negativi, riducendo lo stress e la depressione e rafforzando il sistema immunitario.

Per questo gli atleti olimpici di tutto il mondo hanno condiviso, sui canali sociali del CIO, idee creative e suggerimenti su come mantenersi in forma e in salute, insieme a messaggi di grande speranza, per il futuro dello sport e di tutte le giovani generazioni di atleti.

Un esempio, tra gli innumerevoli, atleti che si sono mobilitati in aiuto della comunità, è Katherine Choi, atleta e allenatrice di Hong Kong (da 24 anni sulla scena pur essendo nata nel 1990), specializzata nel pattinaggio artistico a rotelle ma impegnata anche in quello su ghiaccio. La campionessa asiatica non ha mai smesso di allenarsi in solitaria, lanciando sempre messaggi di incoraggiamento ma soprattutto informando, senza allarmare, già in gennaio nella pandemia che stava iniziando ad espandersi da Oriente ad Occidente. Per sensibilizzare e aiutare concretamente i suoi atleti ha prodotto, in prima persona, delle mascherine in tessuto adatte alle sessioni di allenamento.