Questa guerra non porterà a nulla! I popoli non la vogliono!

La guerra attualmente in corso tra Israele e Hamas è una guerra nata per la rivendicazione di un territorio. È l’ennesimo conflitto sorto tra i due contendenti e probabilmente neanche questa volta l’esito della guerra sarà definitivo. Ogni guerra tra arabo-palestinesi ed ebrei si è conclusa con un esito che uno dei due contendenti non accettava. Solitamente proprio lo Stato perdente, insoddisfatto dell’esito dell’ultima guerra, ne ha intrapreso un’altra.

In genere le vittime principali di queste guerre sono i cittadini ed anche in questo caso è così. I deceduti sono già un numero spropositato (più di 30mila), perlopiù civili che non hanno alcuna colpa e pagano il prezzo dell’ennesima guerra non desiderata da loro, ma dal proprio governo. Per ogni militante di Hamas ucciso hanno perso la vita molti civili. Eppure buona parte degli abitanti sono contro la guerra. Non vogliono più rischiare la vita ogni giorno. Questa guerra sta provocando devastazione e conducendo la popolazione verso una povertà estrema. Essa sta indebolendo ulteriormente la striscia di Gaza, un territorio già di per sé in crisi da molto tempo. Inoltre, per promuovere carestia e disordine, Netanyahu ha privato la popolazione di acqua potabile, luce, gas e soccorsi. I palestinesi non hanno abbastanza strumenti per curare i feriti. L’unico modo per operare i feriti è senza anestesia. Hanno perso tutte le loro case e i loro averi. Molti hanno perso i loro cari. L’unico loro punto di riferimento sono dei capannoni in cui dormire ammassati. Quando cala la notte rischiano di essere bombardati.

Come afferma Lucrezio nel “De rerum natura”, nulla viene dal nulla. Perciò proseguire la guerra andrebbe solamente ad inasprire l’ostilità sui due fronti, andando a favorire la possibilità di guerre future in cui gli uni vogliono vendicarsi del torto subito dagli altri, come è successo fino ad ora.

Questa guerra non porterà a nulla. Netanyahu vuole sconfiggere Hamas e riottenere gli ostaggi mentre Hamas vuole uccidere Netanyahu. Se uno dei due realizzasse il proprio obiettivo quale sarebbe il risultato? Tutto il mondo si sdegnerebbe e i successori degli sconfitti si sentirebbero quasi “costretti” ad iniziare un’altra guerra, per diventare vincitori, gli ultimi ad aver avuto la parola, per portare in alto il nome del proprio popolo e del proprio Dio. Quindi con la conclusione della guerra si otterrebbe solamente una pace precaria. Ormai il conflitto tra i due Stati è aperto. Non si risolverà puntando il dito contro uno dei due perché nel torto. Tutti e due hanno provocato molte vittime. Al posto che cercare di capire di chi è la colpa conviene trattare ad un tavolo, venendosi incontro e tenendo conto del fatto che tutti e due i nemici hanno perso molto e sono umani. Se un serpente ti morde è meglio inseguirlo e cercare di vendicarsi uccidendolo o fermare il veleno e sopravvivere senza rischiare di inciampare e cadere o di essere morso nuovamente?

In conclusione la pace è la migliore soluzione, firmare un accordo tra i due litiganti cercando di evitare guerre, disordini o tensioni future. I due popoli non vogliono più vivere nella guerra. Vogliono una vita normale, tranquilla. Nessuno vuole perdere tutto ciò che possiede. Il governo di Netanyahu è composto unicamente da una cerchia di estremisti da lui scelta per non rischiare di essere ostacolato da qualcuno. Buona parte della popolazione vuole la pace e si è espressa con vibranti proteste.