Ucraina. Perché la storiella del buono e del cattivo non funziona 

La guerra in Ucraina è un conflitto armato in corso tra l’Ucraina e la Russia, intervenuta in soccorso dei separatisti filorussi, che avevano dichiarato l’indipendenza di alcune regioni dell’Ucraina Orientale, nel 2014. Il conflitto è iniziato dopo la rivoluzione ucraina e l’annessione della Crimea da parte della Russia. Il 24 febbraio 2022 è iniziata l’invasione dell’Ucraina.

La verità sulla guerra russo-ucraina, come in tutte le guerre, è la prima vittima.
Per analizzare i fatti, e sapere cosa stia succedendo veramente, bisogna eliminare la propaganda, sia russa che occidentale. E si arriverà alla conclusione che non ci sono né buoni né cattivi, e che entrambe le parti possono essere considerate “aggressori”.

Per quanto Putin, in Occidente, possa essere considerato un pazzo omicida, non si può dire che la NATO sia un’“alleanza difensiva” perché, dicendo così, ci dimentichiamo di Serbia, Afghanistan, Iraq e Libia, attaccati negli ultimi venticinque anni illegalmente e senza alcuna finalità difensiva, e mostriamo di ignorare completamente i missili nucleari installati quasi al confine con la Russia.

“Ignoriamo” anche ciò che è accaduto negli otto anni prima del 24 febbraio 2022, vale a dire gli attacchi delle truppe di Kiev contro i popoli del Donbass, popolazioni russofone e russofile, popolazioni che chiedevano l’autonomia e non avevano bisogno di essere difese dalla Russia, anzi volevano stare con essa.

A leggere i titoli dei giornali, si ha l’impressione che se le stragi commesse sono ai danni dei russi vengano esaltate, ne è un esempio l’attacco terroristico contro Darya Dugina, 29 anni, figlia di un filosofo nazionalista e putiniano.
Le notizie che arrivano dalla Russia vengono automaticamente considerate false, mentre l’Occidente ha sempre ragione. Per esempio, possiamo parlare dei bombardamenti contro la centrale nucleare di Zaporizhzhya, che entrambe le parti attribuiscono agli “avversari”, ma considerando che attualmente la centrale è sotto il controllo russo, bombardandola la Russia si danneggerebbe da sola, ci vuole poco per capire che un simile masochismo non avrebbe alcun senso.
Un altro caso molto simile è un altro attacco, quello ai gasdotti nord-stream, costruiti per portare il gas russo in Europa. La propaganda occidentale ha cercato di attribuire la colpa alla Russia, ma, di nuovo, che senso avrebbe per i Russi attaccare una struttura costata miliardi e fonte di enormi profitti?

L’unica via possibile, se si vuole arrivare a una soluzione, è quella della diplomazia e di un accordo che soddisfi le esigenze di tutte le parti, perché, prima o poi, l’invio di armi all’Ucraina non basterà più e si dovrà iniziare a mandare truppe; inoltre, andando avanti così, la situazione non migliorerà, l’unico punto d’arrivo possibile è infatti la guerra nucleare, che provocherà morti in tutta Europa, e non solo in Ucraina, quindi nessun vincitore, solo sconfitti.